Newsletter #20, Settembre 2021

l existe en Suisse six associations qui s’occupent de la question du droit de mourir dans la dignité et du suicide assisté. Les plus anciennes ont été fondées il y a plus de trente ans.

Aujourd’hui, chacune possède au moins un local permettant d’accueillir exceptionnellement une personne qui désire mourir dignement et qui ne dispose pas de lieu approprié pour ce faire.

Quelques associations offrent leur assistance également aux personnes provenant de l’étranger. Suite à plusieurs plaintes, l’une d’entre elles a dû déménager de nombreuses fois au cours de son existence, une autre a subi le même sort encore très récemment, et la dernière venue a été frappée par une interdiction d’exercer pendant que ses permis étaient vérifiés.

À cause de cet acharnement institutionnel, et du climat particulièrement hostile entretenu par la presse, plusieurs associations ont donc décidé de réduire leur exposition «publique» et tout type de publicité autour de ces lieux, préférant pratiquer dans une plus grande discrétion.



Art. 115, 7 / 7, © Sabine Cattaneo, 2016

Un primo bilancio

L’estate sta finendo, la scuola è ricominciata e il mese di settembre prevede i primi bilanci dell’anno in corso e la presentazione delle prossime attività. Un anno ancora condizionato dal Covid, che non ci ha permesso di svolgere tutte le nostra attività in presenza, ma che ci ha spinti ad accogliere una “svolta tecnologica”, consentendoci di continuare a proporre sia alla cittadinanza che ai curanti nuove formazioni e nuove serate pubbliche. Mi piace ricordare, in particolare, la serata del 14 aprile “L’arte di legare le persone” con lo scrittore Paolo Milone in dialogo con Nicolò Saverio Centemero. Un serata che ben ha descritto il legame tra cultura – in questo caso letteratura – e cura, che è una componente importante della nostra idea di Medical Humanities.

Un altro asse portante della nostra Fondazione è la formazione, che quest’anno ha visto inaugurare il primo ciclo della nostra Accademia per le Medical Humanitues. Un’esperienza nuova per noi, nata dal desiderio di aprire la nostra offerta formativa a tutti coloro fossero interessati a prendervi parte, prevedendo delle agevolazioni sia da un punto di vista economico che di background (non è infatti necessario possedere alcuna particolare formazione pregressa per iscriversi). Nei prossimi mesi usciremo con la nuova e seconda proposta dell’Accademia. Al contempo, a marzo di quest’anno, ha preso avvio – in collaborazione con L’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) e le Facoltà di Scienze biomediche e di Comunicazione, cultura e società dell’USI – il CAS “La comunicazione come strumento di cura” indirizzato a medici e infermieri/e quadro. Queste due formazioni e le molte iscrizioni avute, dimostrano l’importanza e la necessità di portare le Medical Humanities e l’etica clinica tra tutti i curanti: dal primario al famigliare curante. 
Prenderà avvio, inoltre, alla fine del mese un percorso di formazione continua sulla notte: "Curare la notte, curare di notte". Un percorso – concepito in collaborazione con la COMEC, il Parco San Rocco, ADICASI, la Fondazione Oltre Noi e la Fondazione OTAF – rivolto al lavoro notturno in casa anziani, in ospedale, nell’ambulanza, nei foyer per adolescenti, nelle case della prima infanzia o nelle strutture che ospitano la disabilità e la sofferenza psichica.

Sempre questo autunno – il 21 ottobre – avremo il nostro convegno annuale che affronterà la tematica del "Senso della cura e la cura dei sensi". Questa tematica sarà anche il centro del nostro Festival che speriamo – Covid permettendo – di poter proporre per la prossima primavera. Per traghettarvi al nostro Festival – che vuole festeggiare i 20 anni (saranno oramai 22 anni) della Fondazione – abbiamo organizzato per il 16 ottobre, in collaborazione con il Teatro Sociale e la compagnia Finzi Pasca, una tavola rotonda intitolata “Il teatro che cura” in sala Consiglio comunale (Bellinzona) alle 18:30, seguita dallo spettacolo “Bianco su bianco” della compagnia Finzi Pasca al Teatro Sociale di Bellinzona alle 20:45. 

Pensando al numero 20, questa è anche la nostra 20esima Newsletter. 

Un augurio per questo inizio di autunno.
Martina Malacrida Nembrini

Il senso della cura e la cura dei sensi

La Fondazione Sasso Corbaro è lieta di presentarvi il 7° Convegno annuale dedicato ai curanti, in programma per giovedì 21 ottobre 2021 presso l'Antico Convento delle Agostiniane di Monte Carasso. 
Le iscrizioni sono aperte fino al 15 ottobre 2021.

PROGRAMMA
CONFERENZE

Introduzione al convegno
Graziano Martignoni, vicepresidente Fondazione Sasso Corbaro

Il senso della cura
Carmine Di Martino, professore ordinario di Filosofia Morale, Università Statale di Milano

La cura dei sensi
Bernardino Fantini, professore emerito di Storia della Medicina, Università di Ginevra

Il senso della parole che diventano storie
Daniele Finzi Pasca, regista, coreografo e attore (contributo video)

Il senso della vista legato all’arte
Manuela Kahn, storica dell’arte

La cultura dei sensi: la voce
Ulrike Keil, fisioterapista, formatrice per adulti

WORKSHOP

Ascoltare e sentire
Bernardino Fantini, professore emerito di Storia della Medicina, Università di Ginevra

Muovere e percepire
Matteo Orefice, BSc, MSc, responsabile servizio di attivazione e riabilitazione, Parco San Rocco

Sentire e toccare
Carole Haensler, direttrice Museo Villa dei Cedri

Gustare e assaporare
Ulrike Keil, fisioterapista, formatrice per adulti


CHIUSURA DELLA GIORNATA

L’atmosferico
Graziano Martignoni, vicepresidente Fondazione Sasso Corbaro

SCARICA LA LOCANDINA DEL CONVEGNO

Pensieri

Brevi approfondimenti, estratti di articoli, video, citazioni, idee, spunti o semplici annotazioni per riflettere insieme sui temi più attuali delle Medical Humanities.

A CURA DI ROBERTO MALACRIDA

«Quando guido la mia moto in autostrada, la guido perché ho una patente che certifica che io so guidare una moto a 130 chilomatri all’ora. E per tutelare la mia sicurezza, esigo che tutti quelli che guidano in autostrada attorno a me abbiano anche loro la patente, che certifica che anche loro sanno guidare e non rischiano di schiantarsi contro di me. Vuoi guidare in autostrada? Devi avere la patente. Il green pass funziona così: se vado al ristorante o al cinema, oppure se salgo su un treno, voglio essere sicuro che quelli attorno a me non siano pericolosi portatori del virus».
Andrea Casadio, “Green Pass, i numeri che spiegano perché serve (comprensibili anche a Barbero e Cacciari)”, Domani, 14.09.2021

«Di notte, in terapia intensiva, neanche sai bene se notte o giorno. Lo capisci solo da una sorta di aria come più trasparente che trasmette anche i rumori più lontani. Senti tutto, ma non vedi niente. Di giorno, ogni mezz’ora senti lo sferragliare del tram, il 19, che attraversa tutta Roma. Le sue rotaie le immagino come un cerchio che circonda tutta la città, il tram come la ruota di un criceto che lo fa girare. È così, mi piace pensare, che tutta la città gira, si muove, vive. Fuori. Qui dentro, invece, in questa notte immobile niente si muove, niente si vede. Se non un numero incredibile di lucine. Sembra quasi di essere in un flipper. Sono le spie dei monitor, le luci di sicurezza, la traccia luminosa del battito cardiaco, i numerosi numeri rossi sul display del saturimetro che indica la pressione dell’ossigeno nel sangue. Mi fisso su quei numeri. Non c’è altro da leggere. Da leggere per capire, come cerco di fare da quando sono qui, perché io sia capitato proprio qui, in terapia intensiva, piombato nel pozzo della sorte, uno su diecimila, numero pescato a caso nella lotteria della vita e della morte. Già, i numeri! Pitagora diceva che tutto il creato e regolato da una logica numerali. Dalla crescita dei rami di un albero allo sviluppo della spirale di una conchiglia, tutto sarebbe governato dalle leggi, oggi diremmo l’argoritmo, di un’algebra arcana ma precisa come una scienza esatta.
Per quale altezza del destino sono allora qui? Per la combinazione di quali numeri? Divago con la mente nel silenzio dell’alba. Sento in lontananza e la prima corsa del 19 che mi mette in asse con Viale Regina Elena. Questione di non perdere del tutto il senso dell’orientamento. Quale numero potrebbe invece spiegare l’equazione del mio destino? Chi potrebbe mai rispondere a questa domanda, ammesso che io possa poi capire la risposta?».
Luca Pietromarchi, “Zero virgola 10”, Viella, 2021.
«Most studies in the health, social and behavioral sciences aim to answer causal rather than associative – questions. Such questions require some knowledge of the data-generating process, and cannot be computed from the data alone, nor from the distributions that govern the data. Remarkably, although much of the conceptual framework and algorithmic tools needed for tackling such problems are now well established, they are not known to many of the researchers who could put them into practical use. Solving causal problems systematically requires certain extensions in the standard mathematical language of statistics, and these extensions are not typically emphasized in the mainstream literature. As a result, many statistical researchers have not yet benefited from causal inference results in (i) counterfactual analysis, (ii) nonparametric structural equations, (iii) graphical models, and (iv) the symbiosis between counterfactual and graphical methods».
Judea Pearl, “An Introduction to Causal Interference”, CSIPP, 2015.
 
«Se per l’evoluzione della nostra modalità di pensiero fu cruciale l’intrusione dei sogni nella veglia, forse d’ora in avanti l’evoluzione della nostra mente sarà legata alla capacità di svegliarci dentro i sogni ed espandere così i modi della coscienza fin qui conosciuti. Al di là dei meccanismi neurali di questo risveglio, che solo di recente abbiamo iniziato a svelare, è innegabile che questo stato rappresenti un punto di svolta nella nostra vertiginosa evoluzione cognitiva. In un’epoca nella quale per accumulare i ricordi e simulare idee le persone dipendono sempre di più dalla virtualità computazionale, la possibilità di navigazione virtuale nel mondo dei simboli, e nella sua pseudo infinità di rappresentazioni ricombinate che il sognatore avrà a disposizione segnala un rinnovamento per il nostro futuro in carne ossa, nella vita reale. L’esplorazione della lucidità onirica aprirà nuove strade alla creatività, all’invenzione, alle scoperte umane e a chissà quante altre ricchissime possibilità ancora là da venire».
Sidarta Riberio, “L’oracolo della notte. Storia e scienza del sogno”, Feltrinelli, 2020.
«In riferimento ai grandi temi della Bioetica, Edgar Morin è certo tra gli studiosi maggiormente impegnati a studiare l’impatto della “rivoluzione biologica” sulle nostre vite e a segnalare il rischio di una “dittatura degli esperti”, con la connessa delega da parte dei cittadini agli “specialisti” per decisioni che riguardano direttamente la loro salute. Per questo c’è bisogno, a suo avviso, di un’etica dell’informazione, a sostegno di un’etica della responsabilità. Da qui la necessità di operare, per riprendere la sua stessa espressione, per una democrazia cognitiva, compito che può essere intrapreso solo favorendo la diffusione del sapere oltre l’età scolare e al di là dei recinti universitari. Ma da qui anche l’idea di una scienza con conoscenza che richiami gli scienziati alle loro responsabilità e, soprattutto, l’affermazione della necessità di un pensiero complesso che riunisca ciò che appare disgiunto e sappia discernere le interdipendenze e le retroazioni tra i fenomeni. E questo, come è facile intuire, un tema di rilevanza centrale per la riflessione bioetica».
Luisella Battaglia, Centro Edgar Morin, Mimesis, 2021.
CONTINUA A LEGGERE I PENSIERI DI QUESTO MESE

Sullo scaffale

Consigli di lettura, spunti di riflessione, recensioni di libri e film raccolti nel Centro di documentazione della Fondazione Sasso Corbaro.

A CURA DI FEDERICA MERLO E MARTINA MALACRIDA NEMBRINI

Chiaroscuro

Raven Leilani

Luster, titolo originale (il riferimento è a un prodotto per capelli) di questo romanzo, è stato indubbiamente uno dei più grandi successi editoriali dell’anno passato negli Stati Uniti. Tra l’altro, l’ex presidente Obama l’ha messo nella sua classifica dei libri migliori letti nel 2020. [...] Perchè leggerlo? Perché prova a spiegarci l’oggi e soprattutto le sue storture con uno stile, un ritmo, un piglio, una verve, un sarcasmo, una perfezione nell’utilizzo della lingua che… non vedo già l’ora di avere tra le mani il prossimo romanzo della Leilani.
 [...] Continua a leggere 

Mio padre era un uomo sulla terra e in acqua una balena

Michelle Steinbeck

Michelle Steinbeck, classe 1990, è una poetessa e scrittrice Svizzera, nata a Lenzburg. Ha studiato scrittura scenica a Berlino e scrittura letteraria a Bienne (nello stesso istituto che abbiamo menzionato il mese scorso parlando di Julia Von Lucadou). Nel 2019 in italia (2016 l’edizione tedesca), è uscito il suo primo romanzo, dal bellissimo titolo Mio padre era un uomo sulla terra e in acqua una balena. [...] Perché leggerlo? Per provare le stesse sensazioni che ci danno i quadri di De Chirico, di Frida Kahlo e di Hieronymous Bosch. [...] Continua a leggere

NOTA
Alcuni estratti tratti da entrambi i libri recensiti questo mese verranno letti domenica 10 ottobre dalle ore 10.30 a Piani di lettura, un evento promosso nell’ambito di Sconfinare Festival 2021.

Dalla rivista per le Medical Humanities

In occasione della pubblicazione, in questo 20esimo numero della nostra Newsletter, dell'ultima parte del dossier fotografico Art. 115 di Sabine Cattaneo, abbiamo pensato di proporvi la lettura del dossier dedicato al tema del suicidio assistito, pubblicato nel n. 31 della rivista per le Medical Humanities.

Precisazioni storico-giuridiche sull'assistenza al suicidio in Svizzera.

Alberto Bondolfi, rMH n. 31

Rispetto alla questione del suicidio assistito, la Svizzera si trova, dal punto di vista giuridico, in una situazione particolare, che la distingue dai paesi che la circondano. Il contributo mira a mettere in luce gli aspetti specifici della regolamentazione elvetica in materia rispetto ad altre legislazioni europee e a inquadrare storicamente la genesi della normativa che è giunta fino ai nostri giorni. Clicca qui per leggere l'articolo

Curare ad arte

Una ricerca sul tema della cura nel mondo dell'arte, perché curare è un'arte e l'arte può essere cura.

Infiltrazione omogenea per pianoforte a coda.

Joseph Beuys
1966, Centre Pompidou, Parigi

Joseph Beuys amava il feltro, fin da quando, pilota nella Seconda guerra mondiale, abbattuto dal nemico e precipitato col suo aereo in Crimea, sperimenta il freddo e rischia di morire assiderato: lo salva un gruppo di nomadi tartari, curandolo proprio con una coperta di feltro. 
La poetica e pratica artistica di Beuys hanno precorso temi e riflessioni oggi più che mai attuali: il rapporto tra essere umano e Natura, ecologia, pace, arte intesa come impegno sociale e ricerca spirituale. In “Infiltrazione omogenea per pianoforte a coda”un pianoforte, a simbolo della Cultura in crisi, viene avvolto in uno strato di feltro per proteggerlo e ricondurlo alla vita. [...] Clicca qui per leggere

Agenda

Il senso della cura e la cura dei sensi

7° CONVEGNO DELLA FONDAZIONE SASSO CORBARO

Il tema del Convegno 2021 della Fondazione Sasso Corbaro, Il senso della Cura e la cura dei sensi, è l’ineludibile e a volte contraddittorio rapporto al cuore della Cura stessa tra ragione e sentimenti. Una tematica che verrà interrogata attraverso il pensiero e la pratica dei sensi, capaci di aprire la preoccupazione di Sé e dell’Altro ad una sorta di passaggio a Nord-Ovest – secondo l’espressione di Michel Serres – orientato all’ascolto e alla comprensione della complessità della relazione umana di aiuto e di cura.
Dove? Antico Convento delle Agostiniane di Monte Carasso
Quando? Giovedì 21 ottobre 2021
Come? Trasmettendo la propria iscrizione a fondazione@sasso-corbaro.ch entro il 15 ottobre 2021
Scarica la locandina

Il teatro che cura
TAVOLA ROTONDA E SPETTACOLO TEATRALE

La Fondazione Sasso Corbaro è lieta di invitarvi allo spettacolo teatrale “Bianco su bianco” di Daniele Finzi Pasca: una pièce delicata e intensa, nata in una dimensione artistica intima e raccolta. Lo spettacolo sarà preceduto da una tavola rotonda dedicata al tema “il teatro che cura”, in programma alle 18:30 presso la Sala Consiglio Comunale di Palazzo Civico, a Bellinzona. Qui interverranno Tiziana Conte, Maria Bonzanigo, Giovanni Pedrazzini e Graziano Martignoni. La moderazione sarà curata da Roberto Malacrida.
Quando? Sabato 16 ottobre 2021, dalle 18:30
Dove? Bellinzona
Scarica la locandina

SCONFINARE FESTIVAL 2021

Come ci poniamo di fronte a ciò che è culturalmente altro, diverso, remoto o lontano da noi? In che modo la mescolanza, la fusione e la ‘fertile contaminazione’ di panorami e linguaggi artistici diversi può diventare la chiave per la creazione di prodotti culturali inediti e affascinanti, permeati dallo sconfinamento? In sintesi: che cosa significano i concetti chiave alterità e ibridazione se applicati all’ambito culturale? Questi e molti altri saranno gli interrogativi posti al centro di Sconfinare Festival 2021, la seconda edizione della manifestazione culturale firmata Città di Bellinzona.
Quando? 7-10 ottobre 2021
Dove? Piazza del Sole, Bellinzona
Scarica il Booklet

«Cose belle»

Uno spazio in cui collezionare suggestioni audiovisive legate a «cose umanistiche belle» o «cose belle umanisticamente», raccolte anche grazie ai preziosi suggerimenti dei nostri lettori. Vi invitiamo a contribuire a questa rubrica segnalandoci via e-mail le «cose belle» che incontrate.

INTERVISTA A DONATELLA DI CESARE DOPO LA SCOMPARSA DI JEAN-LUC NANCY

RSI RETE DUE | 25 AGOSTO 2021

Per rendere nuovamente omaggio al "filosofo della comunità", Jean-Luc Nancy - scomparso lo scorso 23 agosto - Rete Due ha scelto di intervistare Donatella Di Cesare, nota filosofa, saggista e accademica italiana. 

INCONTRO CON ALESSANDRA SARCHI E MATTIA LEPORI

CANALE YOUTUBE CHIASSOLETTERARIA 

Se vi siete persi gli incontri di ChiassoLetteraria 2021 non disperate: tutto (o quasi) può essere recuperato attraverso il canale YouTube della manifestazione. Fra i contenuti a disposizione vi segnaliamo l'incontro con la scrittrice Alessandra Sarchi, a cura del poeta Massimo Gezzi, e il medico Mattia Lepori, dedicato, fra gli altri, ai temi della procreazione medicalmente assistita e dell'anoressia.

COLUM MCCAN SU «APEIROGON»

LA GRANDE LIBRAIRIE & FESTIVALETTERATURA DI MANTOVA

In due occasioni diverse - durante un'intervista de La grande librarie, il 'magazine letterario' del canale France 5; e in un intervento proposto nel contesto del Festivalletteratura di Mantova - lo scrittore irlandese Colum McCan ha parlato del suo magnifico romanzo Apeirogon (Feltrinelli, 2020). Se desideraeste approfondire il tema vi segnaliamo, inoltre, una bella recensione di Daniela Gross su Doppiozero.

Ultimi arrivi in Biblioteca

Una selezione degli ultimi volumi entrati a far parte del Centro di Documentazione della Fondazione Sasso Corbaro.

Le intruse. Dalle aule di Oxford ai confini della civiltà: storie di donne che volevano scoprire il mondo.

Frances Larson, Utet, 2021.

Parole chiave: Biografia; Genere; Antropologia

Consenso.

Vanessa Springora, La Nave di Teseo, 2021.

Parole chiave: Diritti Umani; Autonomia; Psicologia

Cosa faresti se.

Gabriele Romagnoli, Feltrinelli, 2021.

Parole chiave: Presa di posizione etica; Giustizia; Verità

Le garçon de mon père.

Emmanuelle Lambert, Stock, 2021.

Parole chiave: Narrazione; Famiglia; Lutto; Malinconia

Zero virgola 10. Prose brevi dalla terapia intensiva.

Luca Pietromarchi, Viella, 2021.

Parole chiave: Narrazione; Ospedale; Destino
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