Fra i numerosi progetti di ricerca promossi dalla Fondazione Sasso Corbaro, i più recenti si concentrano, da un lato, sul tema dell'etica clinica in campo pediatrico e, dall'altro, sull'emergenza COVID-19, sondando l'impatto psicologico della quarantena, la proporzionalità delle misure restrittive e la percezione delle linee guida relative alla pratica del triage da parte del personale medico attivo nei reparti di cure intense.
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Impatto psicologico e aspetti di proporzionalità etica durante l’emergenza sanitaria COVID-19.
Nicola Grignoli, Serena Petrocchi, Sheila Bernardi, Ilaria Massari, Rafael Traber, Roberto Malacrida, Luca Gabutti
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Brevi approfondimenti, estratti di articoli, video, citazioni, idee, spunti o semplici annotazioni per riflettere insieme sui temi più attuali delle Medical Humanities.
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«Avec la crise sanitaire liée au Covid-19, les soignants s’efforcent de faire face à l’urgence, de traiter la maladie, mais ils ne peuvent plus prendre le temps des soins. […] La disparition du temps des soins donne un sentiment de déshumanisation des actes, de par l’exigence d’efficacité dans ce contexte de surcharge de l’activité et d’angoisse de contamination. Le temps d’échange avec les familles est réduit drastiquement puisqu’elles ne peuvent plus venir voir leur proche hospitalisé. Le temps de communication, de contacts et de soins corporels aux patients, se dérobe du fait de la charge de travail et de la gravité des cas. En outre, le caractère homogène de la pathologie Covid-19, rendant les patients semblables et la prise en charge technique répétitive, empêche l’individualisation des soins en fonction du terrain».
"Coronavirus : «Les réanimateurs souffrent de la disparition du temps de soin»", Le Monde, 29.04.2020
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Lessico civile - La libertà
RAI 3, 27.04.2020
Massimo Recalcati, accompagnato dal filosofo Roberto Esposito, indaga il senso di un termine tanto affascinante quanto complesso: libertà. Che rapporto c'è fra individuo, collettività e ricerca della libertà?
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«Stiamo vivendo una tripla crisi: quella biologica di una pandemia che minaccia indistintamente le nostre vite, quella economica nata dalle misure restrittive e quella di civiltà, con il brusco passaggio da una civiltà della mobilità all’obbligo dell’immobilità. Una policrisi che dovrebbe provocare una crisi del pensiero politico e del pensiero in sé. Forse una crisi esistenziale salutare. Abbiamo bisogno di un umanesimo rigenerato, che attinga alle sorgenti dell’etica: la solidarietà e la responsabilità, presenti in ogni società umana. Essenzialmente un umanesimo planetario».
Edgar Morin, “Per l’uomo è tempo di ritrovare sé stesso”, Avvenire, 15.04.2020
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«On nous enfoncera dans le crâne, comme on intube les malades du coronavirus, des statistiques, des projections et des déficits. Ces chiffres investiront notre cerveau comme le virus les poumons du contaminé. Car les pires microbes sur terre ne sont pas ceux des épidémies, mais les chiffres. La vérole, ce sont les chiffres ; la peste, ce sont les statistiques ; le cancer, ce sont les courbes. Tout peut être traduit en chiffres, nous avait expliqué, triomphant, notre professeur de mathématiques au lycée, car lui les maîtrisait, alors que ses élèves, pas du tout. Dominer les autres par les chiffres, ce vice existe donc. La durée de votre vie, la longueur de votre bite, la masse de vos nichons, la tension de votre prostate, toute votre existence peut se résumer en chiffres. Sauf la pensée. On n’a pas encore réussi à convertir en chiffres nos émotions, nos rêves, nos désirs. Par conséquent, ils n’existent pas. Ce qui ne peut être transformé en chiffres n’a pas d’existence politique. On ne sait donc pas quantifier la valeur de notre existence, alors qu’on peut déterminer la valeur d’un bâtonnet pour réaliser le prélèvement dans notre narine qui détectera le coronavirus. Un Coton-Tige a plus de prix que notre vie, car on ne sait comment la chiffrer, alors qu’un Coton-Tige, si».
Riss, "Ignobles chiffres", Charlie Hebdo, 08.04.2020
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«Dopo il Covid-19 saremo fra coloro che hanno vissuto la condizione dei reduci. Cosa ci unirà ai nostri predecessori? Prima di tutto, la sensazione che sia accaduto qualcosa che andasse la nostra immaginazione. E per questo non siamo oggi in grado di immaginare l’avvenire né di avere un lucido ricordo del passato di appena qualche settimana fa. La catastrofe ha spezzato il tempo e ha sospeso il presente. Soprattutto sappiamo oggi che nell’esperienza del reduce di una fine del mondo, c’è un lutto, difficile da elaborare perché legato al senso di inadeguatezza che porta a provare una sensazione di colpa. La catastrofe porta con sé l’arbitrarietà della morte. Molti di noi si chiederanno: perché sono sopravvissuto e per quale motivo se ne sia andato un prossimo?».
Wlodek Goldkorn, "Saremo chiamati reduci", L’Espresso, 29.3.2020
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Consigli di lettura, spunti di riflessione, recensioni di libri e film raccolti nel Centro di documentazione della Fondazione Sasso Corbaro.
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Brevemente risplendiamo sulla terra
Ocean Vuong
Tradotto in italiano da Claudia Durastanti (scrittrice intervistata nel numero 44 della rMH) Brevemente risplendiamo sulla terra è l’esordio in prosa del giovane poeta di origine Vietnamita, Ocean Voung (la sua raccolta di poesie Cielo notturno con fori d’uscita, pubblicata in italiano sempre da La Nave di Teseo, ha vinto, tra gli altri, il famoso premio T. S. Eliot). Vuong, che nel 1990 si è trasferito negli Stati Uniti e si è formato grazie a professori del calibro di Ben Lerner, ha scritto un libro sperimentale e poetico, ricco di influssi autobiografici. [...]
Perché leggerlo? Facile… perché è leggere poesia! Continua a leggere
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Le gratitudini
Delphine De Vigan
Le gratitudini, della scrittrice francese Delphine De Vigan, è un libro breve e scorrevolissimo (circa 150 pagine) che si legge facilmente in una sola seduta. La protagonista è Michka, un’anziana signora, ex correttrice di bozze di una grande rivista, che a causa di una malattia neurodegenerativa sta perdendo le parole. Per questo motivo e per via di qualche altro intoppo nelle attività quotidiane, Michka vede venir meno la sua autonomia ed è costretta a trasferirsi, nonostante sarebbe rimasta volentieri nel suo accogliente appartamento parigino, in una residenza per anziani. [...]
Perché leggerlo? Per rispondere alla domanda che ci viene posta nell’incipit: «vi siete mai chiesti quante volte al giorno dite grazie?» e ritrovare il valore della gratitudine. Continua a leggere
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Roman d'ados
regia di Béatrice Bakhti
La serie di documentari Romans d’ados ha descritto la vita di 7 adolescenti d’Yverdon durante 7 anni, dal 2002 al 2008.
Perché guardarlo? 7 anni, 7 vite, 4 film e l’adolescenza in tutta la sua appassionante vitalità. Rachel, Thys, Virginie, Jordann, Aurélie, Xavier e Mélanie si raccontano, descrivono la loro vita durante questi 7 anni di grandi cambiamenti fisici ed emotivi. Il tratto del documentario è apparentemente leggero e spensierato, ma le tematiche trattate sono quelle complesse e a volte difficili del percorso di crescita. La regista riesce a portare gli spettatori nel vissuto dei protagonisti e si sente la sua mano femminile, materna, accogliente: permette loro di esprimersi con la massima riservatezza, con i propri tempi - i ragazzi possono videoregistrarsi – e con le loro incertezze e paure. [...] Continua a leggere
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Dalla rivista per le Medical Humanities
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Sulla scia dell'editoriale, dedicato al tema della ricerca scientifica, è interessante richiamare un metodo di produzione e diffusione della conoscenza caro alla Fondazione Sasso Corbaro: il caso clinico - un tema che, nel lontano 2008, è stato al centro del quinto numero della rivista per le Medical Humanities. L’introduzione di Bernardino Fantini, che vi riproponiamo qui, fornisce una panoramica delle caratteristiche e dell’utilizzo di questo affascinante strumento di diffusione del sapere.
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«Oh, le beau cas!»
Bernardino Fantini, rMH n. 5
Il «caso clinico» è un concetto e una realtà umana di ampia diffusione, ma dai contorni ambigui, mal definiti. Cos’è un «caso clinico», come viene costruito nella pratica clinica, nella relazione terapeutica, nella produzione e diffusione della conoscenza medica? Leggi l'articolo
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Festival dei Diritti Umani
Si concluderà questa sera, con gli ultimi appuntamenti digitali, la sesta edizione del Festival per i Diritti Umani di Milano. Attraverso la proiezione di film che trattano il tema della disabilità, il Festival si trasforma, ogni anno, in una piattaforma di apprendimento e riflessione che prende le mosse dalla dicotomia abile vs. disabile.
Quando? Dal 5 all'8 maggio 2020
Dove? Sul sito www.festivaldirittiumani.it
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Il Planetario in streaming
Con il Planetario chiuso al pubblico, L'ideatorio dell'Università della Svizzera Italiana 'non si da per vinto', e vi propone la visione streaming del suo pluripremiato documentario, prodotto in collaborazione con la NASA, Dynamic Earth: di cosa è fatta l'atmosfera? Cosa accadrebbe se non ci fosse? In futuro, cresceranno foreste sui territori artici? Come nasce un uragano?
Quando? In qualsiasi momento
Dove? Sul sito www.es.com/DynamicEarth
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#LACdacasa: «Purgatorio»
Il nuovo spettacolo della rassegna Teatro digitale, promossa da LuganoInScena, è «Purgatorio»: un dialogo serrato, quasi un interrogatorio - ma chi è la vittima? E chi il carnefice? Ariel Dorfman, da sempre legato alla difesa dei diritti umani, regala un testo forte e intenso ispirato alla tragedia classica e al mito di Medea e Giasone. Regia di Carmelo Rifici.
Quando? Fino alla mezzanotte dell'8 maggio 2020
Dove? Sul sito www.luganolac.ch/teatro-digitale e sul canale YouTube LAC Lugano Arte e Cultura
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Webinar «Mindfulness e psicosomatica»
Lo Spazio Iris propone un webinar condotto dalla psicologa e psicoterapeuta Simona Giovanditti, dedicato ad analizzare gli approcci 'mindfulness based' come valido affiancamento alla pratica psicoterapica nel trattamento di disturbi psicosomatici.
Quando? Lunedì 11 maggio 2020, ore 17:30
Dove? Sulla piattaforma GoToWebinar
Come? Registrandosi qui
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«D'istanti condivisi. Diari dal confine»
Il Museo Etnografico della Valle di Muggio si apre virtualmente al proprio pubblico con il progetto «D'istanti condivisi. Diari dal confine»: una raccolta di riflessioni sul tema del confine, della frontiera, del limite - oggi più che mai di grandissima attualità. Dello scorso sabato, 2 maggio, è l'articolo «I luoghi in attesa»: esiste un confine tra passato e presente? Si tratta di un limite che riguarda solo dimensione cronologica, oppure anche quella spaziale?
Quando? Ogni settimana
Dove? Sul sito www.mevm.ch
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Webinar «Storia critica della psicoterapia»
L'Ordine degli Psicologi della Lombardia propone la presentazione del volume Storia critica della psicoterapia di Renato Foschi e Marco Innamorati (Raffaello Cortina Editore, 2020): una visione prospettica dell'avvicendarsi delle scuole e delle teorie, delle loro fortune, con uno sguardo originale, che non trascura la cornice entro cui le dispute si situano, permettendo una prima opportunità di lettura del rapporto fra evoluzione sociale e antropologica e visione teorico-clinica.
Quando? Martedì 12 maggio 2020, ore 21:00
Dove? Sulla piattaforma GoToWebinar
Come? Registrandosi qui
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