Newsletter #1, Febbraio 2020

Cristina Zilioni, «Anoressia», rMH n. 2

Le Medical Humanities in Ticino

Diversi decenni or sono, all’inizio degli anni ottanta, nel Servizio dell’Area critica dell’Ospedale di Bellinzona, praticammo spontaneamente e senza alcuna teorizzazione, un modo di curare e di prendersi cura degli ammalati che, retrospettivamente, oggi definiamo “umanesimo clinico”: lo realizzammo attraverso un cosiddetto reparto di “cure intense aperte”, cioè globalmente accogliente e inclusivo rispetto alla possibilità di visita per i famigliari e per le persone care al paziente, giorno e notte, sempre. Fu una delle prime esperienze europee e per noi tutti, infermiere e medici, di grande insegnamento, perché imparammo a comunicare "bene" le cose più difficili, soprattutto le diagnosi complesse e le prognosi cattive, al letto dell’ammalato, rispettandolo sempre nella sua dignità e cercando di sviluppare una fiducia reciproca fra i curanti e gli ammalati. Questo stile ci permise di vigilare con dolce determinazione sul dolore inutile, sulla sofferenza immeritata e sul senso dell’esistenza quando volge verso la sua fine, imperturbabile: allora, ci siamo lasciati condurre dal principio etico della reciprocità e dall’"etica della resistenza", trasformatosi poi con gli anni in un’etica pubblica, direi anzi in un’etica politica, che sappia ospitare il diverso e chi viene da lontano. 
 
Da questo clima fertile, teatro di esperienze innovative, culturali, interdisciplinari, ma soprattutto interprofessionali, nasce, nel 2000, la Fondazione Sasso Corbaro (FSC), la prima in Svizzera a dedicarsi alla promozione delle Medical Humanities e dell’etica clinica, con lo scopo di sostenere la formazione, la ricerca scientifica, la documentazione, le pubblicazioni e le attività culturali attinenti alla cura dei pazienti e di chi li cura. Oggi, la FSC è un Istituto associato all’Università della Svizzera Italiana (USI), ha al suo attivo numerosi programmi di formazione in collaborazione con i principali enti di cura e di formazione attivi sul territorio, si dedica allo sviluppo di progetti di ricerca scientifica e promuove regolarmente eventi aperti al pubblico, sempre su tematiche legate agli aspetti etici del prendersi cura. La FSC mette a disposizione dei curanti e dei ricercatori un Centro di Documentazione con oltre 6000 libri e un migliaio di film sulle Medical Humanities, la Rivista per le Medical Humanities, piattaforma storica per la diffusione di riflessioni legate all’etica clinica, e la Collana Corbaro delle Edizioni Casagrande.
 
Oggi vede la luce questa nuova Newsletter, creata e coordinata da Valentina Fontana: uno strumento dinamico e immediato, con il quale intendiamo proporvi brevi riflessioni, spunti, ‘pensieri’, segnalazioni di eventi e recensioni di libri, articoli e film, con la speranza di continuare ad alimentare, oggi e negli anni a venire, un’attenta riflessione sui temi centrali dell’umanesimo clinico.

Roberto Malacrida

Pensieri

Brevi approfondimenti, estratti di articoli, citazioni, idee, spunti o semplici annotazioni per riflettere insieme sui temi più attuali delle Medical Humanities.
La scienza sa vincere superstizioni, reticenze e avversità: che cos’è il progresso se non riparare e prendersi cura delle vite altrui?
(parafrasando Antonio Gnoli
La Cultura e le Medical Humanities
Le Medical Humanities, proprio perché “centrate” sull’uomo in quanto umano, senza il condizionamento della natura e del divino, possono aiutare a definire le soglie che delimitano il “senso” e il “non senso” delle cure, correlato al rispetto dei desideri e delle volontà dei pazienti: centrale è la futilità terapeutica, soprattutto nei riguardi dei pazienti particolarmente precari da un punto di vista prognostico. Continua a leggere

Sullo scaffale

Consigli di lettura, spunti di riflessione, recensioni di libri e film raccolti nel Centro di documentazione della Fondazione Sasso Corbaro.

Febbre
Jonathan Bazzi

Vincitore del «Libro dell’anno» per Fahrenheit, famoso programma radiofonico culturale di Rai Radio 3, e del più antico premio letterario italiano, il «Bagutta», per l’opera prima, Febbre è senza dubbio, tra quelli scritti in lingua italiana, il caso editoriale dell’anno appena trascorso. [...] 
Perché leggerlo? Per almeno tre motivi. Il primo: perchè parlare di sessualità e HIV oggi non deve essere scomodo ed infastidire la società e le istituzioni, come purtroppo ancora avviene. Secondo: perché la scelta stilistica di usare un linguaggio diretto e quasi colloquiale, che trascina il lettore a Rozzano risulta potente ed azzecatissima. Terzo: perché Jonathan Bazzi è un grande scrittore di cui sentiremo ancora parlare! Continua a leggere la recensione

Malintesi
Bertrand Leclair

Non è un’autofiction, non è un’inchiesta e non è nemmeno un romanzo: Malintesi «scassa» i generi per essere tutte queste cose e di più. [...]
Perché leggerlo? Perché non solo è un testo delicato e scritto divinamente, ma anche perché invita a proseguire con altre letture sul tema. Per esempio, sempre di sordità, si parla in altri due recenti romanzi: La straniera di Claudia Durastanti (un’intervista all’autrice compare sul numero 44 della rMH) e Baco di Giacomo Sartori. Continua a leggere la recensione

Risvegli
regia di Penny Marshall
USA, 1990

Risvegli è la trasposizione cinematografica del libro omonimo dello psicologo e scrittore Oliver Sacks.  Siamo alla fine degli anni Sessanta e il dottor Sayer scopre un farmaco in grado di ridare una vita concreta a malati cronici. Il caso di un quarantenne in letargo da trent'anni è al centro della storia. La sua parziale ripresa, come quella di altri pazienti, però sarà solo temporanea. [...]
Perché guardarlo? Mi piacerebbe condurvi attraverso la visione di questo film attraverso tre parole chiave: la prima è pazienti, quei pazienti che si auto descrivono come pantere ingabbiate attraverso una poesia di Rainer Maria Rilke: “Il suo sguardo/a forza di usare le sbarre/si è così esaurito da non conservare più niente/gli sembra che il mondo è fatto di migliaia di sbarre/ed al di là niente” […] Continua a leggere la recensione

Dalla rivista per le Medical Humanities

Nata nel 2007 dalla collaborazione fra la Commissione di Etica Clinica dell'Ente Ospedaliero Cantonale (COMEC) e la Fondazione Sasso Corbaro (FSC), la Rivista per le Medical Humanities ha dato oggi alla luce quarantaquattresimo numero. Fil rouge del n. 44 è il tema degli internamenti amministrativi, affrontato in particolare nei contributi del sociologo Marco Nardone, che ne tratta partendo dalle tracce lasciate negli archivi dalle persone oggetto di internamento amministrativo, e della storica Vanessa Bignasca: un'intervista a Marco Borghi, professore di diritto costituzionale, incentrata sul confronto fra le misure di privazione della libertà a scopo di assistenza costituite dall’internamento amministrativo fino al 1981, e il diritto odierno in materia di individui vulnerabili (anziani, invalidi, pazienti psichiatrici) ricoverati per lunghi periodi (o per tutta la vita) in un istituto.

«Mi scriva spesso...»: testimonianze di isolamento e resistenza
Marco Nardone, rMH n. 44

Che tracce hanno lasciato negli archivi le persone oggetto di internamento amministrativo? Cosa raccontano della loro esperienza? Che informazioni danno riguardo alla storia delle misure coercitive a scopo assistenziale ante- riori al 1981? Lo studio delle testimonianze scritte di donne ticinesi internate nel penitenziario di Bellechasse fa emergere le strategie di resistenza e di adattamento da loro adottate. Leggi l'articolo

Leggi e luoghi dell'internamento amministrativo in Ticino (1900-1981)
Vanessa Bignasca, rMH n. 44

La misura coercitiva di privazione della libertà costituita dall’internamento amministrativo è qui indagata da un doppio punto di vista: legislativo-sociale, con l’analisi delle norme sociali e giuridiche alla base di questo fenomeno in Ticino, e istituzionale, con particolare riferimento ai luoghi dell’interna- mento dei Ticinesi e delle Ticinesi. Leggi l'articolo


L'archivio in dialogo con l'attualità
In ricordo del filosofo Emanuele Severino, una delle menti più brillanti del nostro tempo, vi riproponiamo l'intervista comparsa in rMH n. 2 (2007).

 

Il destino della tecnica. A colloquio con Emanuele Severino
Roberto Malacrida, rMH n. 2

Sull’arco di quasi sessant’anni di intenso lavoro, Emanuele Severino, già professore di Filosofia morale all’Università Cattolica di Milano e poi di Filosofia teoretica all’Università Cà Foscari di Venezia, ha scritto una trentina di libri. È oggi considerato uno dei più importanti filosofi italiani viventi. Lo abbiamo incontrato nella sua casa di Brescia.  Leggi l'articolo

Agenda


Eventi

09.02 

«Pensieri nella brezza dei giorni» di Graziano Martignoni

Presentazione
14:00, Residenza San Vittore, Muralto 
Interverranno: Graziano Martignoni, Giancarlo Dillena
Nella brezza dei giorni le parole sembrano foglietti di carta, pronti a prendere il volo sfuggendo dalle nostre mani. Parole che oscillano fra viaggi e nostalgie, fra la complessità dell’educare in famiglia come a scuola, la ricerca di strategie di sopravvivenza ai deserti che ci abitano, la speranza che illumina i giorni e le parole ultime da cui la Morte sussurra o urla. Un cammino fatto di sentieri che si intrecciano, si mescolano, si disperdono, dipingendo nove paesaggi per nove soste, da dove guardare, partecipi, il mondo. Clicca qui per vedere il programma completo del FestivaLLibro

13.02 

«È nata una primula» di Ornella Manzocchi

Presentazione
18:30, Biblioteca cantonale Bellinzona
Interverranno: Ornella Manzocchi, Silvana Borutti, Graziano Martignoni
Moderazione: Paola Piffaretti

Intermezzi musicali: Raffaella Paetsch, violoncellista
Che cosa significa prendersi cura di qualcuno, in un ospedale, in un istituto, in una scuola, in famiglia? Si tratta, ogni volta, di creare una relazione, e di farlo con la maggiore consapevolezza possibile. Clicca qui per scaricare la locandina
 

Corpo (e anima)  

Ciclo di conferenze, cinema, teatro e musica
ottobre 2019 - maggio 2020

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11.02  Girl
Regia di Lukas Dhont, Belgio, 2018
ore 20:30, Cinema Forum, Bellinzona


17.02 La morte apparente: un conturbante tema letterario
Conferenza di Daria Perocco (Università Ca' Foscari Venezia)
ore 18:00, Liceo Cantonale di Bellinzona


18-19.02 I fratelli Karamazov
Dal romanzo teatrale di Fëdor Dostoevskij con Glauco Mauri, Roberto Sturno, Paolo Lorimer, Pavel Zelinskij, Laurence Mazzoni, Luca Terracciano, Giulia Galiani e Alice Giroldini. Produzione: Compagnia Mauri - Sturno, in collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana, 2019
ore 20:45, Teatro Sociale, Bellinzona

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Formazione
 

CAS Umanesimo ed Etica Clinica  

Temporalità e cura
aprile 2020 - maggio 2021


Il percorso formativo, promosso dalla SUPSI in collaborazione con la Fondazione Sasso Corbaro, si indirizza a tutti i professionisti che lavorano nell’ambito delle relazioni di aiuto e di cura, interessati a migliorare la propria capacità di comprendere e di vivere il bisogno, la fragilità e il dolore dei propri ospiti, utenti o pazienti e delle loro famiglie, immersi in un contesto segnato dal malessere per il rischio di declino della soggettività dell’uomo in ambienti di cura e d’aiuto sempre più dominati dalla tecnica e da esigenze economicistiche.  Clicca qui per scaricare il programma.

Istituto associato a: 
Sede operativa:
Via Lugano 4a
Piazzetta Lucia Buonvicini
CH - 6500 Bellinzona

Contatti:
T +41 91 811 14 25
fondazione@sasso-corbaro.ch
www.sasso-corbaro.ch
Puoi annullare la tua iscrizione in qualsiasi momento cliccando sul collegamento cancellazione.


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